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Industria

14 febbraio 2023

Forni per il vetro, Antonini cresce (+55%) e lavora all’espansione

L’azienda di Empoli, leader di settore, in un anno è passata da 27 a 42 milioni di fatturato, e ha ordini in portafoglio per tutto il 2023.

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Chiude un 2022 di crescita, con un +55% del fatturato, e punta a un aumento della capacità produttiva Antonini, l’azienda di Empoli leader nel campo dei forni per la ricottura e il decoro del vetro cavo. “Abbiamo raggiunto una quota di mercato mondiale del 70%”, afferma Barbara Antonini, amministratrice delegata dell’azienda, che con i suoi 140 addetti e l’importante indotto lavora principalmente con i mercati esteri: un’impostazione che ha messo al riparo Antonini dalle conseguenze della crisi energetica in Italia e in Europa, riverberatasi pesantemente sull’industria del vetro.

“L’Italia – spiega l’amministratrice delegata dell’azienda – oggi rappresenta solo il 5% del nostro fatturato. In questo momento il nostro primissimo mercato è il Messico, e in generale andiamo bene in America Latina”. I clienti dei forni per il vetro empolesi sono famosi: “Tutta la produzione dell’imbottigliamento della birra Corona – dice Antonini – la facciamo noi, hanno stabilimenti ovunque, dall’America Latina alla Cina. Lavoriamo per buona parte delle profumeria francese e della cosmetica, facciamo bottiglie bordolesi per il vino. Abbiamo una quota di mercato minore sul tableware, però ci stiamo attrezzando: Bormioli e Zignago sono nostri clienti”.

Ordini in portafoglio per tutto il 2023

Nel 2022 Antonini ha realizzato 42 milioni di fatturato, in forte crescita rispetto ai 27 milioni del 2022. “Siamo cresciuti molto e con tante difficoltà”, afferma Barbara, spiegando che i forti rincari delle materie prime e i costi della logistica hanno eroso parte della marginalità. “Il risultato economico del 2022 è positivo – spiega -, ma deludente, perché le materie prime che servono per fare le nostre macchine sono acciaio, ferro, materiale isolante e materiale elettrico, che hanno subito un incremento del 40% dei prezzi. Abbiamo venduto a inizio 2022 macchine che poi abbiamo consegnato in estate, quando i prezzi erano già saliti alle stelle”.

L’anno da poco iniziato promette bene, secondo l’ad di Antonini: “Per gli ordini il 2023 è già coperto, e abbiamo adeguato i prezzi”, dice, rivelando che l’obiettivo è quello di incrementare la capacità produttiva dell’azienda. “Vorremmo espandere lo stabilimento di Ponte a Elsa – afferma Antonini -: avevamo fatto un primo ampliamento nel 2021 perché avevamo già sentore dell’incremento della domanda. Poi abbiamo dei terreni confinanti su cui vorremmo costruire, abbiamo un altro piccolo stabilimento che vorremmo raddoppiare in altezza, però è tutto fermo. Abbiamo acquisito nel 2015 uno stabilimento di 6000 mq a Vinci che doveva essere solo per la logistica, ma che invece poi è stato adibito a verniciatura e produzione di piccole lavorazioni. In più abbiamo preso in affitto a Vinci un altro capannone di 1.o00 mq che usiamo come magazzino”.

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