La deputazione generale della Fondazione Mps ha approvato all’unanimità il bilancio di esercizio 2023 che presenta un risultato economico positivo di 8,83 milioni di euro – un risultato sostanzialmente in linea con i 9,1 milioni del 2022 – destinato per circa il 60% al rafforzamento patrimoniale e per il 40% all’attività istituzionale.
La Fondazione rimarca il “buon andamento della gestione corrente, nonostante il periodo di elevata volatilità dei mercati finanziari”. Nel corso del 2023, spiega, è proseguito “l’intenso percorso di rimodulazione e allocazione degli investimenti avviato nel 2019, finalizzato a definire e gestire un portafoglio diversificato, in partecipazioni, titoli e fondi, in grado di generare flussi finanziari annuali costanti nel tempo, nell’ottica di stabilizzarne la redditività”.
I numeri del bilancio 2023 di Fondazione Mps
Il patrimonio netto contabile della Fondazione Mps nel bilancio 2023 si attesta a 574,3 milioni di euro (+1%), mentre l’attivo finanziario è di 623,7 milioni. Da fine 2017 al 2023 il patrimonio netto è quindi aumentato complessivamente di 140 milioni (+32%). Per quanto attiene i ricavi, si registrano proventi complessivi pari a 14,7 milioni di euro, contro i 13,91 del 2022. Gli oneri ordinari, al netto degli accantonamenti, sono in calo dell’11% sul 2022 e del 23% sul 2017).
Le erogazioni deliberate si sono attestate su 12 milioni di euro, a fronte di un valore programmato di circa 7 milioni, distribuiti su 121 interventi, di cui circa il 75% in provincia di Siena. Il dato è in forte crescita su un orizzonte temporale pluriennale, considerato che nel 2017 era pari a 4,1 milioni (+193%). All’apporto integrato di risorse finanziarie e professionali della Fondazione vanno sommati i cofinanziamenti e le risorse finanziarie complementari attivate da beneficiari o altri soggetti, per un risultato totale di 32 milioni di euro (di cui il 40% circa da Fmps), somma che crea un ‘effetto leva’ complessivo pari a 1,5.
Sguardo all’Agenda 2030 dell’Onu
“All’interno dei settori di intervento e dei relativi programmi – si legge nella presentazione del bilancio -, la Fondazione ha sviluppato la propria attività istituzionale erogativa attraverso un approccio improntato al dialogo e alla coprogettazione non solo su progetti rilevanti, ma anche su iniziative innovative”. I progetti deliberati, spiega ancora Palazzo Sansedoni, “sono stati riclassificati in base agli Obiettivi dell’Agenda 2030 Onu, in coerenza con la strategia di intervento trasversale che mira alla creazione di capitale sociale e umano tra innovazione e sostenibilità: dalla valorizzazione del patrimonio artistico, alla promozione e sostegno del volontariato, fino agli interventi rivolti allo sviluppo economico e della ricerca”. (lt)