Anche la Fondazione Cr Firenze investe nel fondo F2i-Rete Digitale, destinato a rilevare circa il 10% di Netco, società proprietaria della rete fissa Tim che entro l’estate sarà controllata dal fondo Kkr: l’ente ha deliberato un investimento di 15 milioni di euro. “Questo investimento incide su un asset che è leva di sviluppo e crescita per il nostro Paese – afferma il presidente Bernabò Bocca -, e conferma l’importante ruolo di investitore istituzionale della Fondazione Cr Firenze”.
L’impegno economico “in questo asset strategico a livello nazionale”, sottolinea l’ente, “va ad aggiungersi a quello di altri investitori istituzionali italiani, incluse altre fondazioni di origine bancaria”. E’ il caso della Fondazione Cariplo, che entrerà con 35 milioni così come la Compagnia di San Paolo, e della Fondazione Crt con 15 milioni: oltre alla Fondazione Crf, fra gli enti toscani è attesa la partecipazione della Fondazione Carilucca, anch’essa con 15 milioni di euro.
E’ dunque nutrita la partecipazione delle fondazioni bancarie ad una tipica “operazione di sistema”, volta ad assicurare una presenza di investitori italiani in una operazione che segna il passaggio della rete Tim al fondo Kkr: il Mef ha già un accordo per rilevare direttamente il 20% di Netco dal fondo statunitense. Secondo quanto emerso nei giorni scorsi, fin qui F2i avrebbe ottenuto impegni preliminari per circa 700 milioni dalle fondazioni bancarie e dalle casse previdenziali, a fronte dell’obiettivo di raggiungere la raccolta complessiva di un miliardo. Il fondo Rete Digitale avrà una durata decennale e un obiettivo di rendimento del 15%. (lt)