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17 ottobre 2022

Firenze, solo due pretendenti per l’appalto della stazione Av da 1,15 miliardi

La gara bandita dalle Ferrovie ha visto la partecipazione di Pizzarotti da un lato, e di Webuild dall’altro. Lavori al via nel marzo 2023.

Il rendering della nuova stazione fiorentina dell'Alta velocità

Il rendering della nuova stazione fiorentina dell'Alta velocità

La gara d’appalto per costruire il tunnel da sette chilometri e la stazione sotterranea dell’Alta velocità di Firenze, bandita da Rfi (gruppo Ferrovie) nell’agosto scorso e del valore di 1,15 miliardi di euro, attira due soli gruppi, che si sono candidati alla scadenza del 12 ottobre: da una parte Pizzarotti con Saipem; dall’altra Webuild con la romana Ghella e Seli Overseas.

Le offerte dei pretendenti, anticipate dalla testata del Sole 24 Ore Enti locali & Edilizia, saranno ora oggetto di verifica sulla documentazione presentata, prima dell’aggiudicazione della gara. L’ipotesi è di avviare i lavori entro marzo 2023, mentre la conclusione del cantiere è prevista nel primo semestre 2028.

Lavori fermi dal 2013

La stazione fiorentina dell’Alta velocità, progettata dall’inglese Norman Foster, aspetta da 25 anni. I lavori sono stati avviati dalle Ferrovie nell’area Belfiore-Macelli, a 1,4 chilometri dall’attuale stazione di Santa Maria Novella, e si sono interrotti nel 2013 a seguito di un’inchiesta giudiziaria sullo smaltimento delle terre da scavo. I collegamenti con Santa Maria Novella saranno assicurati dal tram (la fermata Circondaria) e da una navetta (people mover), per i quali c’è un finanziamento di 60 milioni nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). L’idea è che Santa Maria Novella sia “alleggerita” di parte dei treni ad alta velocità in modo da accogliere più treni regionali. La promessa è che la stazione dell’Alta velocità sarà il cuore di un hub intermodale per lo scambio treno-bus-tram-bici.

Nell’attesa che ripartano i lavori la società Infrarail Firenze (Gruppo Fs) ha affidato alla società tedesca Herrenknecht l’esecuzione degli interventi di revamping della fresa nel cantiere di Campo Marte. Dall’inizio i agosto sono state avviate le attività propedeutiche allo smontaggio della macchina, che proseguiranno fino a marzo 2023 accompagnate da quelle di revisione, sostituzione componentistica e riassemblaggio. Poi la macchina potrà essere accesa.

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