La cessione da parte della Regione del pacchetto di maggioranza di Fidi Toscana avverrà entro febbraio 2023, così come stabilito nel nuovo piano di razionalizzazione delle società partecipate dall’ente. E’ quanto emerso oggi durante i lavori della Commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale: la stessa Commissione voterà probabilmente la prossima settimana per l’inserimento della questione all’ordine del giorno del Consiglio del 14 e 15 giugno.
Il piano prevede la cessione della quota di partecipazione detenuta dalla Regione, nella misura minima del 10% del capitale sociale e comunque necessaria a formare, unitamente alle quote disponibili alla cessione da parte degli altri soci – Banca Mps (27,46% del capitale), Intesa Sanpaolo (11,02%) e Bnl (3,92%) i maggiori – un pacchetto di maggioranza da proporre al mercato. Secondo i tecnici della giunta regionale, l’avviso di manifestazione di interesse è in corso di definizione, e dovrebbe uscire nelle prossime settimane. L’avviso non sarà comunque vincolante, trattandosi di una prima esplorazione di mercato: ha aderito buona parte dei soci privati di Fidi.
Per fine agosto anche il piano di Sviluppo Toscana
A seguito dell’indagine preliminare di mercato, la giunta farà le sue valutazioni, entro la data del 30 settembre fissata nel piano. Entro la stessa data la Regione dovrà aver approvato un nuovo piano industriale per Fidi Toscana, che assicuri la continuità aziendale durante il processo di transizione e che dia atto della riduzione dei costi di struttura anche per effetto del ricollocamento del personale in esubero.
Sempre per il 30 settembre Fidi Toscana avrà dovuto dichiarare la consistenza del proprio personale in esubero: su tale base la Regione, in un mese, dovrà valutare la ricollocazione del personale in esubero presso Sviluppo Toscana, secondo i fabbisogni di personale definiti nel piano industriale di quest’ultima società. Piano che, secondo quanto emerso in Commissione, prevede al 31 agosto la valutazione e approvazione del nuovo piano industriale da parte della Giunta, ed entro l’anno l’acquisizione di tutte le azioni di Sici.