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Industria

16 maggio 2022

El.En. inizia bene il 2022, fatturato +24% nel trimestre

I prezzi della componentistica, sempre meno reperibile, e il nuovo lockdown in Cina frenano la crescita.

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In un contesto internazionale ancora complicato, crescono i numeri del gruppo El.En. che nei primi tre mesi del 2022 ha registrato un fatturato consolidato di 144,4 milioni di euro, con un incremento del 24% circa rispetto allo stesso periodo del 2021, e un risultato operativo pari a 17,1 milioni (+32%), con una incidenza sul fatturato dell’11,8%. L’Ebitda è di 20,1 milioni di euro (+29%), l’Ebit è di 17,1 milioni (+32%), e la posizione finanziaria netta è positiva per 85,8 milioni rispetto ai 115,7 milioni del 31 dicembre 2021.

Per il gruppo fiorentino dei laser “si tratta di un risultato record per il primo trimestre, stagionalmente il più debole dell’anno, con un livello di redditività operativa molto elevato grazie al grande sviluppo dei volumi di vendita”. Nel dettaglio, il settore medicale registra una crescita del 30% circa rispetto allo stesso periodo del 2021, con un fatturato pari a 87,2 milioni di euro, mentre il settore industriale vede un fatturato in aumento del 16,4% circa, pari a 57,2 milioni. Sulla scorta dei risultati del trimestre, El.En. conferma per il 2022 l’indicazione di una crescita del fatturato superiore al 10%, e quella di un miglioramento del risultato operativo.

Lo shortage di componenti frena la crescita

“Gli ottimi risultati – afferma l’azienda – sono stati conseguiti in una congiuntura generale ancora complessa, con condizioni anche avverse, come l’aumento dei prezzi della componentistica e dei materiali e la grande difficoltà a riceverne tempestivamente le forniture. Gli impedimenti alla rapida espansione degli acquisti di taluni componenti costituiscono oggi l’ostacolo più forte all’ulteriore e più rapido sviluppo dei volumi di produzione, che la domanda invece consentirebbe. Il conflitto bellico russo-ucraino, che ha inciso sul Gruppo azzerando le vendite sui mercati di Russia e Ucraina, ha influenzato indirettamente anche l’inflazione con l’aumento dei costi dell’energia. Il ritorno dei lockdown in Cina ed il riacutizzarsi delle problematiche pandemiche, hanno reso più complessa l’attività e rischiano di divenire un ostacolo fisico e psicologico al rilancio generale dell’economia cinese”.

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