Morti e feriti, a Firenze, per il crollo di alcune travi in cemento armato nel cantiere del nuovo supermercato Esselunga di via Mariti, nell’area dell’ex Panificio militare. Il bilancio aggiornato al primo pomeriggio del crollo, avvenuto intorno alle 8 del mattino, è di tre operai morti e tre feriti, mentre si cercano altri due operai rimasti sotto le macerie e che non danno segnali. Secondo una prima ricostruzione, ci sarebbe stato il crollo di una trave di cemento armato, che nella caduta ha creato un crollo a catena di tre solai e di altre travi: la procura di Firenze ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per crollo colposo e omicidio colposo, e il cantiere è stato messo sotto sequestro.
Il cordoglio di istituzioni e associazioni
Le massime istituzioni nazionali e locali hanno espresso cordoglio per l’accaduto, dal Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha telefonato al sindaco Dario Nardella, alla premier Giorgia Meloni secondo cui questa è “un’altra vicenda che lacera le nostre coscienze di persone”. La ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, segue la vicenda attraverso il personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro per “fare luce sull’accaduto e adottare ogni ulteriore intervento necessario rispetto a quanto fatto fin qui”. Per il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha proclamato il lutto regionale per la giornata di domani, 17 febbraio, “la tragedia odierna richiama tutti, istituzioni, sistema imprenditoriale e organizzazioni sindacali, a un rinnovato impegno per garantire la sicurezza sul lavoro”.
Cordoglio è stato espresso anche da tutte le associazioni datoriali. “A nome delle imprese toscane – ha dichiarato il presidente di Confindustria Toscana, Maurizio Bigazzi – ribadisco la nostra profonda convinzione che la sicurezza è valore fondante e impegno costante di crescita e di rispetto per tutti. Un valore imprescindibile, che va oltre ogni profitto, su cui quotidianamente imprenditori e lavoratori si devono impegnare e che promuoviamo e portiamo avanti con forza e convinzione anche attraverso iniziative e supporto alle nostre aziende”.
Una grande operazione di riqualificazione
L’operazione nell’area dell’ex Panificio militare, nel quartiere di Rifredi, è una delle opere di riqualificazione urbana più lungamente attese a Firenze. La struttura, nata un secolo fa per rifornire di generi di prima necessità le strutture militari della città, nel secondo dopoguerra era stata utilizzata solo come magazzino e rimessa, ed era stata dismessa definitivamente alla fine degli anni ’70. Esselunga ha cominciato i lavori per il nuovo centro commerciale nel luglio 2021: l’impresa esecutrice dell’appalto è la Aep di Pavia, già incaricata della realizzazione di altre strutture per il player della Gdo a Genova e Broni (Pavia).
Nel progetto sono previsti oltre 5.200 mq di aree di uso pubblico suddivise tra un giardino (oltre 3.100 mq all’angolo fra via Ponte di Mezzo e via Mariti) e un parcheggio alberato a raso (oltre 2.100 mq con accesso e uscita da via Mariti). I due livelli interrati sono destinati a parcheggio di servizio alla struttura commerciale per circa 536 posti auto. Esselunga si è inoltre assunta un impegno complessivo di oltre 4 milioni di euro in opere di urbanizzazione e riqualificazione della zona.
I sindacati indicono scioperi e chiedono sicurezza
Molteplici le iniziative annunciate dai sindacati in risposta al grave incidente. Cgil, Cisl e Uil hanno indetto uno sciopero generale regionale di due ore per la giornata di oggi, 16 febbraio, con un presidio davanti alla Prefettura di Firenze, e uno sciopero di 4 ore dei metalmeccanici a livello provinciale: secondo quanto emerso, infatti, nel cantiere di via Mariti lavoravano anche operai con il contratto metalmeccanico, anziché edile. “Il problema della sicurezza sul lavoro – tuonano Cgil, Cisl e Uil – deve essere considerato prioritario, è inaccettabile che quotidianamente si parli di morti e feriti come in una guerra”. I sindacati di base hanno a loro volta annunciato uno sciopero generale provinciale per il 19 febbraio. (lt)