Daniele Scapigliati, presidente di Assocantuccini (Consorzio per la Tutela dei Cantuccini Toscani IGP).
Prodotti toscani iconici e riconosciuti Igp dal 2016 i Cantuccini toscani per la prima volta nella loro giovane storia di consumo sui mercati internazionali segnano il passo nelle vendite. I produttori chiedono maggiori tutele internazionali sui prodotti Igp e scambi commerciali liberi da dazi. Nel frattempo mettono in campo progetti specifici su mercati alternativi a quelli tradizionali, come spiega il presidente di Assocantuccini.
di Daniele Scapigliati, presidente di Assocantuccini (Consorzio per la Tutela dei Cantuccini Toscani Igp)
Quella dei Cantuccini Toscani Igp è una denominazione tutelata relativamente giovane, poiché ha meno di 10 anni di vita; quindi, dopo la crescita esplosiva dei primi 7 anni e il picco del 2021, che ha visto la produzione raggiungere i 4,1 milioni di kg, ci attendevamo una fase di consolidamento, anche prolungata. Tuttavia, il fatto che per il terzo anno di fila registriamo una contrazione e che siano i mercati esteri per la prima volta nel 2024 a retrocedere ci preoccupa.
Abbiamo avuto un calo di volumi del 6,5%. Rispetto al 2023 la produzione certificata Igp è passata da 3,5 milioni di kg a 3,3. I prezzi di vendita invece, nonostante l’inflazione all’1%, sono rimasti invariati. E hanno pesato sulle nostre imprese, poiché il fatturato complessivo dei Cantuccini Toscani IGP al consumo è passato da circa 78 milioni di euro a 73 milioni. E i segnali maggiori di arretramento dei consumi si sono avuti dall’export perché siamo passati dal 51% di esportazioni sul fatturato totale del 2023 al 48% di export del 2024.
“Negli Stati Uniti vivono 20 milioni di persone di origine italiana”
Guardando invece in particolare ai singoli Paesi di destinazione, il declino degli USA che registriamo da qualche anno non accenna a rallentare. Dalla quota del 5% nel 2023 gli Stati Uniti sono scesi al 4% nel 2024, passando da 90mila kg a 63mila kg di importazioni, una diminuzione in volume del 30%. Per noi produttori si tratta del 6° Paese per ordine di importanza e il valore complessivo dell’export è stimabile in 1 milione di euro. Se consideriamo però che l’Igp non è riconosciuta negli USA e che si tratta di un prodotto di nicchia è un valore importante che senza dubbio avrebbe potuto essere incrementato in assenza di dazi. Così diventa tutto veramente più difficile.
Noi produttori abbiamo sempre guardato al mercato mondiale e contavamo sulla grande capacità di assorbimento di un Paese importante come gli USA, tradizionalmente aperto nei suoi traffici commerciali. Negli Stati Uniti vivono 20 milioni di persone di origine italiana. E saranno loro i primi ad essere colpiti dai dazi sul Made in Italy agroalimentare. Le prime stime parlano di -25% di acquisti dei nostri prodotti di eccellenza.
“Rivestono il ruolo di ambasciatori del Made in Italy”
Come Assocantuccini chiediamo, quindi, al Governo di pensare al valore strategico dei prodotti iconici del Made in Italy. Sono loro a meritare di essere salvati per primi. E i Cantuccini Toscani per quanto piccoli rivestono sicuramente il ruolo di ambasciatori del Made in Italy e del Made in Tuscany.
Poi c’è un altro aspetto da tenere in considerazione: i Cantuccini Toscani non hanno concorrenti diretti ma hanno imitatori. Sono questi ultimi che possono trarre vantaggio dalla situazione. E non soltanto in USA. Sono i dazi in generale, gli ostacoli non tariffari, e il mancato riconoscimento del valore delle Dop e Igp europee a minacciare lo sviluppo di prodotti di eccellenza come il nostro. Per questo chiediamo al Governo di estendere il riconoscimento dell’Igp in tutti i trattati internazionali che la UE si appresta a negoziare su base bilaterale, in tutto il mondo.
“Abbiamo messo a punto il Progetto Germania”
Nel frattempo, stiamo operando per rafforzare la presenza del prodotto in altre aree, con progetti specifici come quello che abbiamo messo a punto quest’anno: il Progetto Germania, che dovrebbe migliorare ulteriormente il nostro posizionamento su questo mercato per noi fondamentale. La Germania, insieme a Austria e Svizzera, assorbe quasi il 25% dei nostri volumi di produzione. La nostra idea è quella di esportare in questi Paesi “un pezzo di Toscana”: il ricordo delle vacanze che hanno trascorso da noi, il buon umore che l’ineguagliabile dolcezza dei Cantuccini Toscani è in grado di trasmettere.