Il rappresentante del settore ‘Agricoltura’ nel consiglio della Camera di commercio di Firenze – l’organo deliberativo composto da 25 membri nominati dal presidente della Giunta regionale – non sarà (più) Angelo Corsetti, che era stato designato nell’estate 2024 da Coldiretti Firenze e Prato considerata associazione “maggiormente rappresentativa” rispetto al raggruppamento di organizzazioni concorrenti, formato da Cia Toscana-Centro (Firenze, Pistoia, Prato) e Confagricoltura Firenze. Queste ultime due associazioni hanno fatto ricorso al Tar che, con sentenza 754/2025 pubblicata il 24 aprile scorso, ha annullato sia il decreto del presidente della Giunta regionale che assegnava il seggio del consiglio camerale, in rappresentanza del settore Agricoltura, a Coldiretti, sia il decreto con cui il presidente Eugenio Giani, su indicazione della stessa Coldiretti, nominava consigliere camerale Angelo Corsetti.
Il calcolo della rappresentatività
Al suo posto ci sarà un rappresentante di Cia e Confagricoltura: il presidente Giani ha emanato il decreto che legittima le due associazioni a designare il consigliere. La battaglia si è giocata sul terreno del calcolo della rappresentatività. Coldiretti aveva dichiarato un numero di occupati nelle imprese associate che comprendeva anche familiari/coadiuvanti non iscritti all’Inps, ma la verifica fatta dalla Camera di commercio su impulso della Regione dopo la sentenza del Tar ha preso in considerazione i soli iscritti all’Inps al 31 dicembre 2023 (3.029 in tutto compresi i titolari/soci/amministratori e i dipendenti), e ha portato a ri-calcolare la rappresentatività. E la conclusione è stata che non è Coldiretti, ma sono piuttosto Cia e Confagri, le associazioni maggiormente rappresentative. Il peso è 59% contro 41%.
Silvia Pieraccini