Un anno da record, con Ebitda, margini e utile netto più alti di sempre, ma non alti quanto le aspettative degli analisti, a causa della frenata dell’area Asia Pacific: il 2023 di Piaggio, fotografato dal progetto di bilancio d’esercizio approvato dal Consiglio d’amministrazione, vede una flessione del 4,4% dei ricavi (1.994,6 milioni di euro), con un Ebitda di 326 milioni (+9%) e un Ebitda margin passato in un anno dal 14,3% al 16,3%. Il risultato operativo si è attestato a 180,7 milioni (+13,8%) e l’utile netto a 91,1 milioni di euro (+ 7,3%).
La crescita in India non basta
Il Cda del gruppo di Pontedera proporrà all’assemblea un saldo di 8 centesimi di euro per azione, che porta il dividendo totale dell’esercizio, acconto incluso, a 20,5 centesimi per azione. Il titolo in Borsa ha però chiuso la giornata di contrattazioni di lunedì 4 marzo in calo del 5,86% a 2,95 euro. Piaggio ha infatti mandato in archivio il 2023 con numeri inferiori al consensus degli analisti: ricavi a 1,99 miliardi di euro, contro una previsione di 2,05 miliardi, e un Ebitda di 180,7 milioni, a fronte dei 185,7 milioni attesi dagli analisti. A pesare sul fatturato è stata la frenata dell’area Asia Pacific (-23,8% a cambi costanti), solo in parte compensata dall’India (+14,9%), con l’area Emea e Americas che hanno invece consuntivato un fatturato stabile rispetto all’anno precedente.
“Lo scenario macroeconomico globale diventa ogni trimestre più difficile da interpretare e alquanto instabile – commenta l’amministratore delegato Michele Colaninno – condizione che perdurerà per l’esercizio in corso. Detto questo, l’anno 2023 è stato caratterizzato dal consolidamento in Europa e negli Stati Uniti, da un rallentamento del continente asiatico e da una buona ripresa del continente indiano. Gli investimenti in nuovi prodotti e la continua ricerca di nuove tecnologie sia nella meccanica che nella robotica e nel software intelligente consentono di preparare il prossimo futuro con ottimismo, tenendo sotto controllo la generazione di cassa”.
Le criticità geopolitiche pesano sulle previsioni 2024
Il 2024 di Piaggio porta con sé il peso delle incertezze geopolitiche: “Nonostante la formulazione di previsioni rimanga ancora complessa – sostiene il gruppo di Pontedera – a causa del permanere delle criticità collegate alle tensioni geopolitiche ed al quadro macroeconomico globale, Piaggio conferma di continuare a perseguire obiettivi di marginalità e produttività nella gestione dei costi di produzione, logistica e procurement e nella gestione di tutti i mercati internazionali. Le attuali difficoltà nei trasporti internazionali legate al conflitto israelo-palestinese ed il correlato incremento dei costi e dei tempi dei trasporti saranno gestiti attraverso un’attenta gestione dei magazzini e della pianificazione degli acquisti e la ricerca di maggiore efficienza”. (lt)