La campagna contro la violenza sulle donne e i minori
“Dicono che l’ho provocato”. “Sì, ma poi si pente”. “Mi vuole solo per sé”. “Mi ha detto che è un segreto solo nostro”. “Dicono che me la sono cercata”. Sono le frasi ricorrenti che le operatrici del centro antiviolenza Artemisia si sentono dire più spesso dalle donne che le chiamano per chiedere aiuto per violenze psicologiche o fisiche inferte loro il più delle volte dal fidanzato, dal marito o dall’ex. Parole che svelano paura e disperazione e che sono diventate parte di una campagna di forte impatto visivo che da domani invaderà giornali, televisioni, radio, tutti i bus di Autolinee Toscane, una linea della tramvia e l’aeroporto di Firenze che ospiterà decine di banner.
Una pennellata rossa, un numero di telefono e frasi incisive
Una pennellata rossa, un numero di telefono e un messaggio conciso per sostenere le donne vittime di violenza e facilitare le richieste di aiuto al centro antiviolenza. È questa la nuova campagna ideata da Catoni & Associati e lanciata da Toscana Aeroporti, il Centro antiviolenza Artemisia, la Fondazione CR Firenze e Autolinee Toscane. Presentata oggi presso la Fondazione CR Firenze, durerà fino al 25 novembre, data simbolo della lotta alla violenza di genere.
“Non è amore, è violenza”, fatevi aiutare
La campagna “Non è amore, è violenza” vuole sottolineare che a Firenze esiste il centro antiviolenza Artemisia, pronto ad accogliere una richiesta di aiuto con una telefonata. Il concept della campagna riprende le tipiche frasi che spesso utilizza chi contatta Artemisia e che sta prendendo coscienza di trovarsi in una situazione di abuso. Attraverso il progetto Per Michela, Toscana Aeroporti insieme ai genitori di Michela Noli, la dipendente dell’aeroporto di Firenze uccisa dall’ex marito, ha avviato dal 2016 a oggi una forte collaborazione con Artemisia per poter offrire il proprio contribuito in una lotta che ogni giorno assume sempre più le caratteristiche di una piaga. In Italia, infatti, viene uccisa una donna ogni tre giorni. Nel 2020, le donne vittime di femminicidio in Italia, secondo i dati Istat, sono state 116 e solo in Toscana, nel 2021, sono state uccise 6 donne in contesto affettivo/familiare, come si evince dal XIV Rapporto sulla violenza di Genere in Toscana. Nel 2023 Artemisia ha accolto finora 984 richieste di aiuto, tra cui 71 di minorenni. E giusto nelle ultime due settimane, spiega Elena Baragli, presidentessa di Artemisia, “abbiamo raccolto quindici casi assai gravi”.
Tutto nasce dal progetto “Per Michela”
“Per Michela” è un esempio di co-progettazione, che unisce le competenze di Artemisia in fatto di ascolto e azione per i bisogni reali delle donne e dei bambini vittime di violenza e delle loro famiglie, con la volontà di Toscana Aeroporti e dei genitori di Michela, Massimo Noli e Paola Alberti, di diffondere sempre più consapevolezza attraverso la sensibilizzazione e la creazione di una rete di alleati e alleate di supporto. Questa modalità di intervento è un modello. Negli ultimi anni, Toscana Aeroporti ha sostenuto numerose iniziative sul territorio coinvolgendo centinaia di persone, allo scopo di informare e far conoscere sempre di più il Centro antiviolenza e le possibilità di supporto che offre. In sinergia con Artemisia, ha avviato internamente un programma continuativo di sensibilizzazione rivolto ai propri dipendenti, per aiutarli a riconoscere il linguaggio delle vittime e dare loro gli strumenti necessari per scardinare dinamiche pericolose.
L’impegno costante di Toscana Aeroporti
Dall’avvio del progetto ad oggi, Toscana Aeroporti ha sostenuto il progetto con oltre 450 mila euro, sia per le attività di sensibilizzazione e formazione, sia attraverso il sostegno economico diretto alle vittime con contributi per la sussistenza, sostegno per la casa, per il lavoro e per i minori. “Il lancio della nuova campagna è un’ulteriore dimostrazione del nostro impegno per contrastare la violenza alle donne e un’occasione importante per annunciare che questo progetto da quest’anno diventa un pilastro integrante del nostro nuovo piano di sostenibilità” ha affermato Roberto Naldi, ad di Toscana Aeroporti. “Dopo i primi anni di avvio della collaborazione, oggi, Per Michela rientra infatti a tutti gli effetti tra le attività ESG (Environmental, Social and Governance) del Gruppo (una specie di rating della sostenibilità ndr) esprimendo così la nostra volontà di considerare queste attività non un qualcosa di extra, ma parte integrante delle attività aziendali, augurandoci che siano sempre di più le aziende che condividano questa impostazione. Di questo non possiamo che ringraziare Paola e Massimo Noli, che hanno trovato la forza per reagire a un evento tragico per realizzare qualcosa di costruttivo. E ovviamente le amiche di Artemisia le cui competenze, sensibilità e professionalità ci hanno consentito di mettere a punto un progetto concreto ed efficace. Infine, un ringraziamento è dovuto ai partner che hanno preso parte alla campagna.”
25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne
‘’Questa campagna – dichiara il presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – è quanto mai opportuna e necessaria visti i ripetuti e drammatici episodi che si susseguono con un’impressionante velocità, come dimostrato dal recente omicidio avvenuto ad Ancona. Siamo vicini ad Artemisia nelle sue molteplici attività e la nostra adesione è ancora più decisa su un’emergenza come questa. La campagna è davvero molto efficace ed è giusto che si concluda sabato 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, ricorrenza istituita nel 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, durante la quale si svolgerà a Firenze anche la sesta edizione del festival ‘L’Eredità delle Donne’. Ringrazio gli altri partner, e in particolare Toscana Aeroporti, per il significativo sostegno ad Artemisia e per la sua costante sensibilità dimostrata verso problematiche sociali così importanti’’.
Baragli: “Si può chiedere aiuto, si può uscire dall’isolamento”
“Questo è il nostro modo per non rassegnarci alla contabilità delle morti di donne per mano violenta e dei dati delle violenze su donne, bambine e bambini, che tanto ci ha afflitto, anche in questi ultimi mesi – dichiara Elena Baragli, presidentessa di Artemisia –. Proviamo così a lanciare un concreto messaggio di speranza a tante donne, ragazze, bambine e bambini che si trovano a vivere situazioni di violenza: si può chiedere aiuto, si può uscire dall’isolamento e dalla solitudine e farsi accompagnare per avere informazioni, sostegno ed accompagnamento. Ci rivolgiamo direttamente a tutte le persone che hanno dubbi, incertezze, paure e talvolta anche sfiducia, spesso fondata anche sui concreti ostacoli che si incontrano lungo il percorso: proviamo insieme ad affrontare la violenza. Nei modi e nei tempi che ogni persona sceglierà. Noi saremo sempre al vostro fianco”.
I genitori di Michela e la legge che prevenga e punisca l’omertà
“È molto importante offrire il nostro sostegno a questa campagna contro la violenza di genere ed i femminicidi. Diffondere consapevolezza è il primo passo per riuscire a prevenire ogni forma di abuso, per questo le immagini della campagna saranno affisse a bordo degli autobus attraverso pendini attaccati al corrimano”. ha dichiarato Gianni Bechelli, Presidente di Autolinee Toscane. Il padre e la madre di Michela Noli, hanno spiegato che, nonostante la perdita della figlia li abbia di fatto costretti “ad un ergastolo”, hanno trovato fin da subito protezione e aiuto e stanno lavorando ad una proposta di legge, la 577 bis del Codice Penale che punti sulla prevenzione e punisca chi sa e non denuncia. L’iter è lungo, la legge è adesso al vaglio della Commissione violenza e femminicidio. (sg)