E’ una storica distilleria di Chianciano Terme (Siena) che produce liquori e distillati, e ora l’azienda familiare Gabriello Santoni accelera sui mercati esteri e investe in ‘patria’: dopo la ristrutturazione dello stabilimento di Chianciano, che ha richiesto un investimento di 2,5 milioni di euro, adesso sta realizzando un orto botanico e un centro visitatori in cui si potranno vivere “esperienze” multisensoriali.
Fatturato a 4,9 milioni previsto quest’anno
Negli ultimi tre anni l’azienda ha aumentato dipendenti e fatturato. Il 2023 si è chiuso con ricavi a 4,4 milioni di euro, più che raddoppiati rispetto all’anno precedente (+113%), che quest’anno dovrebbero salire a 4,9 milioni (+12%) con una quota export dell’80% in trenta Paesi. I mercati chiave sono Francia, Regno Unito, Stati Uniti e Cina. Le etichette sono una decina: il cuore della produzione è rappresentato dal Rabarbaro Santoni e dall’Amaro di Chianciano, ricette tradizionali che “hanno contribuito a una crescita delle esportazioni del 50% rispetto all’anno precedente”, afferma un comunicato. Tra i prodotti di maggior successo c’è anche l’Amaro Santoni, moderno spirit a base di rabarbaro, apprezzato dai mixologist e usato in locali internazionali.
Focus sull’Europa orientale
Ora Gabriello Santoni punta ad aprire nuovi mercati in Europa Orientale, forte dell’evoluzione organizzativa: “Abbiamo investito il 30% del nostro fatturato in nuove tecnologie produttive e in linee di imbottigliamento automatizzate – spiega il ceo Stefano Santoni – che hanno migliorato la nostra efficienza operativa. La formazione e lo sviluppo del nostro personale sono stati determinanti per sostenere la crescita”.
Silvia Pieraccini