Sono più vicine le risorse del ministero delle Imprese e del Made in Italy per le aziende in Toscana colpite dall’alluvione del 2 e 3 novembre: 50 milioni di euro per gli impianti produttivi. Gli uffici del Mimit hanno sottoposto ai tecnici della Regione Toscana una prima bozza dell’accordo di programma – e del relativo avviso – che disciplina gli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva mediante il ricorso al regime di aiuto della legge 181/1989, per salvaguardare i livelli occupazionali e il recupero della capacità produttiva dei territori.
Si tratta di una operazione per la Toscana già annunciata dal Ministero nelle scorse settimane, e rilanciata dal ministro Adolfo Urso giorni fa all’apertura di Pitti Uomo, parlando di “risorse significative” affinché le aziende colpite dall’alluvione “possano rifare e ammodernare gli impianti”. Analogo accordo di programma, con analoga dotazione di 50 milioni, è stato sottoscritto con Toscana, Emilia Romagna e Marche, e riguarda l’alluvione della primavera 2023, che ebbe le conseguenze peggiori principalmente nei territori della Romagna.
Agevolazioni a chi programma di mantenere l’occupazione
Per l’ammissibilità alle agevolazioni, spiega il Mimit, i progetti devono prevedere un programma, da realizzare entro 12 mesi dalla data di ultimazione degli investimenti, finalizzato a un incremento occupazionale o al mantenimento del numero degli addetti dell’unità produttiva interessata dagli investimenti. In quest’ultimo caso, l’unità produttiva deve essere operativa da almeno un biennio. Un Comitato tecnico composto da cinque membri – due in rappresentanza del Mimit e i restanti per le tre Regioni – si occuperà dell’attuazione, del coordinamento e del monitoraggio degli interventi con il supporto tecnico di Invitalia, gestore della misura.
La legge 181/89 è uno strumento normativo per il rilancio delle aree colpite da crisi industriale e di settore. Finanzia iniziative imprenditoriali per rivitalizzare il sistema economico locale e creare nuova occupazione, attraverso progetti di ampliamento, ristrutturazione e riqualificazione. Le agevolazioni possono coprire fino ad un massimo del 75% delle spese ammissibili e possono essere erogate in forma di contributo in conto impianti (a fondo perduto); contributo alla spesa (a fondo perduto); mutuo agevolato. (lt)