Sospensione dei mutui, garanzie e accesso al credito agevolato per le imprese: sono queste le misure messe in campo da banche e consorzi fidi a favore delle aziende colpite dall’alluvione che, nei giorni scorsi, ha devastato alcune aree della Toscana. E’ stata per prima l’Abi, l’associazione degli istituti di credito, a chiamare a raccolta gli associati, invitando a “dare immediata attuazione alla sospensione dei mutui, appena i provvedimenti e le ordinanze istituzionali saranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale”, a seguito della dichiarazione del Consiglio dei Ministri dello stato di emergenza per le province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato.
Sospensione dei mutui, cosa dice l’ordinanza di Curcio
Al momento, in attesa di un eventuale provvedimento del Governo (come accadde con il Dl Alluvione per l’Emilia Romagna), l’ordinanza firmata dal capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio stabilisce che “i soggetti titolari di mutui relativi agli edifici sgomberati o inagibili, ovvero alla gestione di attività di natura commerciale ed economica, anche agricola, svolte nei medesimi edifici, previa presentazione di autocertificazione del danno subito, resa ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 e successive modificazioni ed integrazioni, hanno diritto di chiedere agli istituti di credito e bancari, fino all’agibilità o all’abitabilità del predetto immobile e comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza, una sospensione delle rate dei medesimi mutui, optando tra la sospensione dell’intera rata e quella della sola quota capitale”.
In base all’ordinanza, l’alluvione in Toscana per il “grave disagio socio economico” che ne deriva, costituisce “causa di forza maggiore ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 1218 del codice civile” riguardo alla responsabilità del debitore. Dal lato delle banche, esse sono tenute entro 30 giorni a informare i mutuatari della possibilità di chiedere la sospensione delle rate, “indicando tempi di rimborso e costi dei pagamenti sospesi – si legge nell’ordinanza di Curcio – calcolati in base a quanto previsto dall’Accordo 18 dicembre 2009 tra l’Abi e le Associazioni dei consumatori in tema di sospensione dei pagamenti, nonché il termine, non inferiore a trenta giorni, per l’esercizio della facoltà di sospensione. Qualora la banca o l’intermediario finanziario non fornisca tali informazioni nei termini e con i contenuti prescritti, sono sospese fino al 2 novembre 2024, senza oneri aggiuntivi per il mutuatario, le rate in scadenza entro tale data”.
Gli istituti stanziano risorse agevolate
Oltre alla sospensione delle rate dei mutui, le banche stanno stanziando plafond dedicati per nuovi finanziamenti a condizioni agevolate. Intesa Sanpaolo mette a disposizione oltre 1 miliardo di euro a famiglie, alle imprese, ai piccoli artigiani e commercianti, alle aziende del settore agribusiness e agli enti del Terzo Settore che hanno subito danni: per le imprese c’è anche un pre-ammortamento fino a 36 mesi. Banca Mps ha stanziato un plafond di 200 milioni di euro per un primo intervento a supporto di famiglie e imprese. Bper Banca a sua volta ha stanziato un plafond inziale di 100 milioni di euro, con finanziamenti fino a 50 mila euro per i privati e fino a 1 milione di euro per le imprese, di durata fino a 60 mesi. Banco Bpm mette invece a disposizione un plafond da 50 milioni di euro. Finanziamenti agevolati, di importo fino a 150mila euro, anche per il Banco di Lucca e del Tirreno.
Si attivano anche confidi e fondazioni bancarie
Fidi Toscana ha studiato un pacchetto ad hoc “per consentire alle aziende – afferma in una nota il presidente Lorenzo Petretto – di ripristinare nel più breve tempo possibile le attività produttive e far fronte ai danni a macchinari ed impianti e per le spese di emergenza”. Nello specifico le misure sono: un plafond di 20 milioni di euro per garanzie su finanziamenti erogati alle imprese colpite da alluvione, con garanzia a costo zero; un accordo con le banche per la disponibilità a concessioni di moratoria, sospensione rate e interessi o rinegoziazione dei finanziamenti da noi garantiti; un help desk e-mail dedicato.
Anche Confesercenti Toscana mette in campo i suoi strumenti, grazie alla sinergia con Italia Comfidi. “Il primo di carattere nazionale – dice il presidente Nico Gronchi-, intervenendo con il nostro sistema di società del credito con mezzi che permettano a quelle aziende che avranno bisogno di contributi per la ripartenza di accedere ai finanziamenti bancari con garanzie e costi accessibili. Questo verrà fatto in maniera specifica con un secondo strumento costruito all’interno di Italia Comfidi, con la possibilità di accedere a risorse dirette che saremo in grado di erogare in pochissimi giorni in modo che tutte quelle aziende che avranno bisogno di acquistare macchinari, ripulire la propria attività, rimettere a posto insegne, merci, locali, potranno farlo in pochissimi giorni”.
Si muovono anche le fondazioni bancarie dei territori interessati. Fondazione Cr Firenze ha stanziato un primo plafond di mezzo milione di euro per aiutare il territorio della Piana fiorentina, e in particolare il comune di Campi Bisenzio. Un contributo straordinario di 600mila euro è stato deciso d’urgenza dalla Fondazione Caript. Nel mondo cooperativo, invece, Legacoop Toscana mette a disposizione un fondo per sostenere le coop che hanno subito danni. (lt)