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24 maggio 2023

Sofidel supera 2,8 miliardi (+33%) e aiuta lo sviluppo dell’Amazzonia

Boom di ricavi nel bilancio 2022 del gruppo lucchese di carta igienica e rotoloni. Al via un progetto triennale col fornitore brasiliano di cellulosa.

Silvia Pieraccini
foto di Emiliano Mancuso

foto di Emiliano Mancuso

Il secondo produttore europeo (e il sesto al mondo) di carta igienica, rotoloni e tovaglioli di carta, il Gruppo Sofidel di Porcari (Lucca) di proprietà delle famiglie Stefani e Lazzareschi, accelera sia sulla strada della crescita, che su quella della sostenibilità ambientale.

Sul primo fronte il gruppo – che ha stabilimenti in 13 Paesi (con più di 6mila dipendenti) e in Italia è conosciuto per il marchio Regina – ha chiuso il 2022 con un fatturato consolidato netto di 2.801 milioni di euro, contro i 2.095 milioni di euro del 2021: la crescita è di oltre il 33%, realizzata a parità di capacità produttiva (1,44 milioni di tonnellate). Si avvicina dunque per Sofidel il traguardo dei 3 miliardi di euro di ricavi, spinto anche dall’acquisto nel marzo scorso dello storico marchio tedesco di carta igienica Hackle che servirà a rafforzare il posizionamento sul mercato europeo.

Aiutare gli agricoltori che vivono vicino alla foresta pluviale

Sul fronte ambientale, invece, Sofidel ha avviato un progetto triennale col proprio fornitore brasiliano Suzano, il più grande produttore al mondo di polpa di cellulosa, per promuovere la conservazione e il ripristino della foresta amazzonica e aiutare le famiglie di agricoltori che vivono lì vicino a uscire dalla povertà (producendo di più, praticando l’apicultura e la coltivazione di specie autoctone). Il progetto si chiama “Together we plant the future – Sviluppare corridoi di biodiversità per un futuro più sostenibile” e sarà realizzato col supporto sul campo di Iabs, l’Istituto brasiliano per lo sviluppo e la sostenibilità, e di Amazônia Onlus, un’associazione italiana senza scopo di lucro attiva nella difesa della foresta e delle popolazioni dell’Amazzonia.

Aiutare gli animali ripristinando gli habitat naturali

Il progetto finanzierà anche la creazione di un “corridoio di biodiversità” per collegare foreste, ripristinando gli habitat naturali, all’interno di un’area di 2.210 chilometri quadrati ad alto valore ecologico, al confine tra gli Stati brasiliani di Maranhão e Pará. Il corridoio di biodiversità – spiega un comunicato – aiuterà le specie che subiscono l’impatto della frammentazione degli habitat come il giaguaro, l’araçari collorosso, il tucano scanalato, il tapiro sudamericano, la scimmia tamarina dalle mani nere orientale, l’aluatta dalle mani rosse e il chiropote satanasso, molte delle quali a rischio di estinzione.

Sofidel e Suzano condividono gli stessi valori

“Con Suzano condividiamo gli stessi valori – spiega Andrea Piazzolla, direttore acquisti di Sofidel – quindi è stato naturale lavorare insieme per contribuire ad affrontare le principali questioni sociali e ambientali in una delle regioni più povere del Brasile. Speriamo che i nostri sforzi creino un modello replicabile e scalabile per aiutare le comunità locali a uscire dalla povertà e proteggere l’ambiente, attraverso la creazione di sistemi agroforestali”.

Autore:

Silvia Pieraccini

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