Malgrado l’erosione del potere d’acquisto generata dall’inflazione, e le preoccupazioni per uno scenario geopolitico complesso, in Toscana i consumi di beni durevoli nel 2023 sono cresciuti. E non di pochissimo: secondo la 30/a edizione dell’Osservatorio Findomestic realizzato in collaborazione con Prometeia, i 5,619 miliardi di euro spesi, valgono alla regione il 6/o posto in Italia. Di più: con un incremento dell’11% sul 2022 (contro il +8,9% medio nazionale), la Toscana è la regione italiana dove i consumi di beni durevoli sono cresciuti con più forza 2023.
La spesa per le automobili aumenta a due cifre
La spesa per famiglia in Toscana, secondo Findomestic, è seconda solo a quella del Trentino-Alto Adige, con 3.363 euro dedicati ai consumi. Fra le province il dato più alto appartiene a Pisa: con 3.491 euro è la prima in regione e la 5/a classificata nella graduatoria delle 107 province italiane. La Toscana guida anche la classifica regionale nella crescita di spesa media per famiglia: +11,2%. Il livello dei redditi per abitante ha raggiunto i 24.147 euro, quasi 1.370 euro in più rispetto al dato italiano. Per quanto riguarda le province sono cresciute di più Siena (+6%), e Firenze (+7,2%) che con 27.073 euro per abitante è all’8/o posto nazionale per reddito procapite.
“I comparti più dinamici – afferma Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic – sono quelli legati alla mobilità, con la spesa in crescita del 25,5% per le auto nuove (1,631 miliardi) e del 20% per le usate (1,368 miliardi), superiori sia rispetto alla media italiana che alla macroarea di riferimento. In aumento del 23,3% anche i motoveicoli (211 milioni), la spesa per elettrodomestici (4,5%, 440 milioni) e mobili (1,4% per 1,245 miliardi) entrambi con variazioni superiori rispetto alla media nazionale. Le altre voci di consumo invece risultano in calo, dopo un periodo di crescita come nel caso della telefonia (-2,9%); ancora peggio è andata l’information technology (-4,7%), per non parlare dell’elettronica di consumo (-28,6%)”.
Il dettaglio delle province
A livello provinciale nel 2023, secondo l’Osservatorio di Findomestic, l’incremento più importante nei consumi si è registrato a Firenze (+13%, 1,593 miliardi di euro). Dopo Firenze, la seconda provincia toscana per spesa in beni durevoli è Pisa con 661 milioni di euro (+11,4%), che vede un boom in tutti i settori della mobilità a partire dalle auto usate (+19,8%) e nuove (24,1%). A Lucca i consumi hanno raggiunto un totale di 599 milioni di euro (+11%), con un notevole rialzo per i motoveicoli (+26,9%), superiore a quello di auto nuove (+19,5%) e usate (+19,4%). Anche grazie al secondo reddito per abitante più alto della Toscana (24.725 euro, +5,5%), a Livorno i consumi complessivi in beni durevoli arrivano a 497 milioni di euro (+9%), trainati per crescita da auto nuove (+20,8%) e motoveicoli (+17,9%).
Le auto nuove evidenziano una forte crescita della spesa anche a Pistoia (+31%, il secondo rialzo più consistente in Italia), dove i consumi consumi complessivi in beni durevoli toccano i 426 milioni (+11,1%). Siena cresce del 6%, arrivando a una spesa complessiva di 412 milioni, con un incremento per il comparto degli elettrodomestici (+9,3%) superiore alla media nazionale. L’Osservatorio Findomestic per Arezzo registra una spesa in beni durevoli di 383 milioni (+9,9%), e una crescita in tutti i settori della mobilità (auto nuove +24,4%, usate +17,6%, motoveicoli +13,2%). In provincia di Prato la spesa totale ha sfiorato i 300 milioni di euro (296 milioni, +8,6%). La provincia di Grosseto vede consumi complessivi per 295 milioni di euro (+10,1%), con forti rialzi per auto nuove (+26,2%) e usate (+22,3%). A Massa Carrara i consumi hanno superato i 211 milioni (+8,8%), col traino delle auto nuove (+24,2%) e una significativa crescita del comparto dei mobili (+3,7%).