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07 marzo 2022

Mps brillante nel terzo trimestre 2021: l’utile dei 9 mesi cresce

Banca Mps ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con un utile di 388 milioni di euro, a fronte della perdita di 1,54 miliardi accumulata nello stesso periodo dello scorso anno. Un risultato propiziato da un andamento di Mps brillante nel terzo trimestre 2021. L’utile di 186 milioni di euro risulta nettamente superiore alle […]

Leonardo Testai
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Banca Mps ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con un utile di 388 milioni di euro, a fronte della perdita di 1,54 miliardi accumulata nello stesso periodo dello scorso anno. Un risultato propiziato da un andamento di Mps brillante nel terzo trimestre 2021. L’utile di 186 milioni di euro risulta nettamente superiore alle attese degli analisti, che prevedevano una chiusura del periodo in positivo per poco più di 3 milioni.

Numeri positivi, in un contesto “macro” favorevole, accolti con soddisfazione dall’amministratore delegato Guido Bastianini. «Non farò commenti – ha detto, in call con gli analisti – sulla trattativa tra UniCredit e il Mef e sulle voci che sono circolate, spesso infondate: spero che le recenti dichiarazioni del ministero dell’Economia e i risultati della banca aiutino a lasciarsi alle spalle tutte queste voci».

Nell’andamento di Mps brillante nel terzo trimestre 2021 migliora anche la situazione patrimoniale. L’istituto senese, infatti, non si attende nessuno shortfall di capitale al settembre 2022. Al 30 settembre scorso i crediti in bonis classificati stage 2, a maggior rischio di deterioramento, sono scesi del 22% rispetto a dicembre 2020, mentre i crediti deteriorati lordi sono rimasti stabili a 4 miliardi di euro. Anche le moratorie sono in ulteriore riduzione nel trimestre, e in calo dell’80% rispetto al picco di giugno 2020. Il livello di copertura dei crediti deteriorati è in crescita di 3,8 punti percentuali rispetto allo scorso giugno. I livelli di patrimonializzazione sono stati rafforzati: il Cet1 ratio (transitional) si attesta al 12,8%, con un buffer di 400 punti base rispetto ai requisiti regolamentari e 70 punti base in più rispetto a giugno.

Cambia il piano industriale: aumento di capitale a condizioni di mercato

Il consiglio d’amministrazione, dunque, ha dato avvio alla revisione del piano industriale, operazione propedeutica a «un aumento di capitale a condizioni di mercato – sostiene Banca Mps – da realizzarsi nel 2022, in relazione al quale, sulla base delle interlocuzioni in corso, è ragionevole attendersi il sostegno» del Mef. La revisione sarà «per il nuovo arco temporale 2022-2026», afferma Rocca Salimbeni, e «potrebbe contenere ulteriori elementi di discontinuità rispetto a quanto già ipotizzato in vista delle precedenti discussioni con Dg Comp».

Il risultato operativo netto dei 9 mesi si è attestato a 648 milioni, di cui 321 milioni nel terzo trimestre (miglior risultato degli ultimi 6 anni) contro la perdita di 46,4 milioni del 2020. I ricavi sono saliti del 3% a 2.265 milioni (+6,8% su base pro-forma), con le commissioni in aumento del 6%, grazie anche al collocamento di prodotti di wealth management per oltre 11 miliardi di euro (+35% rispetto ai primi 9 mesi del 2019, pre-Covid). Il margine di interesse, su base pro-forma, è stabile anno su anno e in crescita del 2,5% sul secondo trimestre 2021. I costi sono calati del 2% anno su anno e del 3,7% trimestre su trimestre.

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