La pandemia di COVID-19 e la guerra in Ucraina hanno avuto un impatto significativo sulla consapevolezza delle aziende sul tema energia. L’aumento dei prezzi del petrolio, del gas naturale e di altre fonti energetiche ha spinto molte imprese a ridurre il consumo energetico. «L’attenzione delle aziende sul tema energia è in aumento e questo è un trend positivo – spiega Emiliano Maratea, presidente della sezione energia di Confindustria Firenze – l’adozione di misure per ridurre il consumo energetico, diversificare le fonti di approvvigionamento energetico e investire in energia sostenibile può aiutare le aziende a migliorare la loro competitività, ridurre l’impatto ambientale e aumentare la sicurezza energetica».
L’aumento dei costi una spinta per la transizione energetica
I costi energetici più elevati riducono i profitti, spingendo le aziende a cercare alternative più economiche, come l’energia rinnovabile. «La transizione verso l’energia pulita migliora l’immagine aziendale – aggiunge Maratea – attrae clienti e investitori attenti all’ambiente e aumenta la resilienza alle future fluttuazioni dei prezzi. L’impegno verso la sostenibilità incrementa l’attrattiva per clienti, investitori e talenti, rafforzando l’immagine aziendale».
Le previsioni della sezione energia di Confindustria Firenze per il 2024 sono nel segno dell’energia rinnovabile e pulita, dell’efficienza energetica e dell’autoconsumo, ovvero dell’utilizzo di energia che si produce per il proprio fabbisogno, abbattendo i costi di consumo e l’impatto ambientale.
I ruolo cruciale delle Comunità Energetiche Rinnovabili
Le comunità energetiche rinnovabili (CER) rappresentano un modello innovativo di produzione, distribuzione e consumo di energia basato sulla collaborazione tra cittadini, enti locali e piccole imprese. Si tratta di aggregati di persone che decidono di unire le proprie forze per realizzare impianti di produzione di energia rinnovabile e consumare l’energia prodotta, condividendo i benefici economici e ambientali. «Le CER sono un modello di sviluppo sostenibile che può portare benefici a tutti i cittadini – conclude Maratea – anche a quelli che per particolari vincoli paesaggistici non possono installare impianti fotovoltaici, in particolare grazie al reddito energetico le famiglie a basso reddito potranno installare impianti fotovoltaici e ridurre il peso delle bollette energetiche».