Torna Faber, il progetto di Fondazione CR Firenze che facilita l’incontro fra i giovani ricercatori e le imprese del territorio, realizzato in collaborazione con la Fondazione per la ricerca e l’innovazione, promossa dall’Università degli Studi di Firenze e dalla Città Metropolitana di Firenze, e da Confindustria Toscana Centro e Costa.
La quinta edizione di Faber prevede un contributo finalizzato all’assunzione di 6 ricercatori che sviluppino progetti innovativi all’interno di altrettante micro, piccole e medie aziende della Città Metropolitana di Firenze e della provincia di Arezzo. La presentazione delle domande scade il 10 giugno 2024.
Contributi per le imprese che assumeranno un giovane
Le imprese che assumeranno per un anno un ricercatore con un compenso di almeno 35 mila euro potranno avere un contributo annuo da parte del programma di 20 mila euro. I ricercatori FABER potranno anche intraprendere, in concomitanza con la loro assunzione, il percorso di dottorato e acquisire alla fine del triennio il titolo accademico. Una formula, in stretta collaborazione con l’Università di Firenze, che intende rafforzare il percorso formativo dei laureati facilitando il rapporto tra i ricercatori in azienda e i gruppi di ricerca dell’ateneo.
“Questo programma ha già permesso l’inserimento in azienda di 38 ricercatori e testimonia una crescita di interesse delle aziende del territorio verso i temi dell’innovazione – afferma Gabriele Gori, direttore generale di Fondazione CR Firenze – Faber rappresenta un’opportunità reale di trasferimento tecnologico in azienda, inteso come il processo attraverso il quale conoscenze e tecnologie vengono assimilati dall’impresa mediante l’inserimento di una nuova figura professionale specializzata, in questo caso giovani talenti che vengono dal mondo universitario. Faber rappresenta anche un’opportunità per i giovani ricercatori di entrare in contatto con il mondo delle imprese e trovare aziende che capiscono l’importanza di investire sul capitale umano”.
Faber è un esempio virtuoso di collaborazione nell’innovazione
“Il programma Faber rappresenta oramai un esempio virtuoso della collaborazione tra gli attori dell’ecosistema dell’innovazione fiorentino – spiega Stefano Cannicci delegato al dottorato di ricerca dell’Università di Firenze– l’Ateneo ha rinnovato con convinzione la propria adesione a questa iniziativa, avviata oramai nel 2016, perché consente a giovani laureati di intraprendere un percorso che consente loro di conseguire un titolo accademico nell’ambito dell’alta formazione e di arricchire al contempo il bagaglio di conoscenze attraverso un’esperienza professionale in azienda. Questa formula è particolarmente efficace perché permette al sistema produttivo del territorio di poter inserire in organico profili altamente qualificati, in grado di portare un contributo importante in termini di innovazione e competitività”.
La quinta edizione del progetto promette soddisfazioni
Il programma Faber apre la sua quinta edizione per accogliere ancora una volta ricercatrici, ricercatori ed aziende che assieme decidano di intraprendere un percorso di crescita, sviluppo ed innovazione – dice Marco Pierini presidente della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione –, percorso che, come in passato, siamo convinti porterà benefici ed impatti positivi all’intero territorio. Faber incarna in maniera semplice ed efficace la missione di promuovere l’interscambio fra mondo della ricerca e mondo delle imprese, avendo al centro le persone come elemento catalizzatore ed armonizzante ed in particolare coloro che intendano cimentarsi tanto sul fronte accademico e della ricerca che su quello dello sviluppo imprenditoriale e del business. Un percorso che ha già regalato grandi soddisfazioni a tanti giovani e altrettante aziende e che vuole contribuire a colmare quel gap che in alcuni casi il nostro tessuto industriale ancora paga rispetto ad altre realtà.
Morelli: “E’ un progetto unico nel suo genere”
“I risultati raggiunti fino ad oggi confermano che Faber è un progetto a misura di impresa – sottolinea Azzurra Morelli, vice presidente di Confindustria Toscana Centro e Costa -. Ha, infatti, il merito di essere una iniziativa che vuole favorire l’applicazione industriale dei risultati scientifici e lo sviluppo della ricerca all’interno delle imprese industriali. Un progetto unico nel suo genere, perché sperimenta un ecosistema di innovazione in cui tutti gli attori in campo contribuiscono ad alimentare relazioni e scambi virtuosi, a mettere in circolo conoscenze e competenze e a produrre e condividere prodotti e servizi innovativi. Per questo dovrebbero esserci, non uno ma cento progetti come Faber”.
I progetti nei settori moda/design/arredamento, meccanica, agroalimentare, industria turistica, chimico/farmaceutico e ICT hanno la precedenza ma non sono gli unici finanziabili. Gli inserimenti lavorativi da una parte mirano a valorizzare le eccellenze ed i talenti del mondo della ricerca e dall’altra hanno l’obiettivo di supportare le imprese del territorio nello sviluppo e nel consolidamento di nuove strategie di produzione grazie al trasferimento tecnologico operato col contributo dei nuovi assunti.
La partnership con la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione e con Confindustria Toscana Centro e Costa permetterà di cementare meglio il rapporto tra Università e Impresa attraverso un monitoraggio puntuale del raggiungimento degli obiettivi dei ricercatori all’interno dell’impresa, sempre in stretto contatto con i gruppi di ricerca dell’ateneo.
Ogni azienda potrà presentare un solo progetto per l’inserimento di una sola figura professionale. La domanda può essere inoltrata fino al 10 giugno 2024 compilando il form online su www.progettofaber.it.
(redgs)