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29 dicembre 2023

Elezioni di primavera, il caso Firenze

Amministrative 2024 al femminile a partire da Firenze dove a correre sono tre donne e forse l’ex direttore degli Uffizi.

Silvia Gigli
Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze

Palazzo Vecchio, sede del Comune di Firenze

Tre donne e (forse) uno straniero. Sembra il titolo di un film comico ma si tratta dell’attuale realtà della politica fiorentina in vista della corsa primaverile alle amministrative dove sarà scelto il successore del sindaco Dario Nardella. Per ora si procede per colpi di scena. Prima il centrodestra che prende la rincorsa e candida l’ex direttore degli Uffizi (ora incaricato a Capodimonte), Eike Schmidt. Che però, sempre sorridendo, non ha mai sciolto le riserve. Poi la nomina, senza primarie, della candidata per il Pd, l’assessora al sociale Sara Funaro, donna di impegno e di lignaggio (vedi il nonno Piero Bargellini, amato primo cittadino nella Firenze dell’alluvione). Pochi giorni dopo Matteo Renzi molla gli ormeggi e presenta la sua candidata, l’assessora regionale Stefania Saccardi che correrà per il partito renziano Italia Viva.

La lista civica di Cecilia Del Re scuote il centrosinistra

Infine, colpo di teatro ma non troppo. L’ex assessora di Palazzo Vecchio Cecilia Del Re, dopo mille incontri e consultazioni, decide: correrà da sola con una lista civica che potrebbe affiancarsi a Italia Viva. E, nel farlo, porta con sé tre consiglieri comunali. Del Re era entrata in conflitto con Nardella per alcune dichiarazioni sulla tramvia che la vedevano non osteggiare un eventuale passaggio da Piazza Duomo (non proprio in linea con le scelte del fu sindaco Renzi). Di lì a poco l’uscita di giunta. Ma la donna è tenace, raccoglie consensi, fa parlare di sé. Vedremo se questo quartetto (anche se Schmidt, lo ribadiamo, non ha ancora ufficialmente deciso e nel centrodestra c’è anche qualche malpancista) farà divertire o creerà solo un gran caos nella testa degli elettori.

Gli appelli del Pd: “Le nostre porte sono aperte”

Intanto Sara Funaro continua a lanciare appelli a Cecilia Del Re: “Incontriamoci, le porte sono aperte”. “Parole di circostanza” ribatte l’altra. Anche il segretario fiorentino del Pd Andrea Ceccarelli, dai microfoni di Novaradio ribadisce: “Le nostre porte rimangono aperte per Cecilia Del Re, perché se parliamo di contenuti non c’è distinzione, quindi forse un incontro si trova se privilegiamo quelli piuttosto dei posizionamenti interni, le rivincite o le polemiche che ci hanno un po’ stufato”. “Ci siamo visti per l’ultima volta il 20 dicembre – continua Ceccarelli riferendosi a Del Re – ed avevamo definito di rivedersi entro la fine dell’anno, cosa sia successo nel frattempo non posso davvero saperlo. Siamo pronti a confrontarsi sui contenuti sia con Cecilia Del Re sia con Italia Viva e su questo siamo sempre disponibili, ma i matrimoni si fanno in due e siamo pronti ad andare avanti con la nostra coalizione attuale”.

Scenari e certezze a Livorno, Prato e Empoli

Mentre a Prato il dopo Biffoni potrebbe vedere in corsa l’assessora Ilaria Santi per il Pd e l’ex assessora Rita Pieri per Forza Italia o il meloniano Tommaso Cocci, a Empoli il candidato è il presidente del consiglio comunale Alessio Mantellassi per il Pd e il suo sfidante potrebbe essere Andrea Poggianti di Fratelli d’Italia o l’imprenditore Simone Campinoti, coordinatore di Iv. A Livorno il centrosinistra ricandida il sindaco uscente, il giornalista Luca Salvetti che probabilmente sarà sfidato dal collega Alessandro Guarducci anche se il movimento dei vari partiti è ancora tutto aperto.

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Silvia Gigli

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