Riparte la discussione sulla nuova pista dell’aeroporto di Firenze, questa volta con l’obiettivo di comporre preventivamente le divergenze, per evitare (come accaduto in passato, quando l’iter autorizzativo non è andato a buon fine) di impallinare il progetto.
Oggi, 6 maggio, si è tenuto un incontro riservato nella sede della Regione Toscana, alla presenza dei vertici di Enac (l’ente nazionale di aviazione civile), di Toscana Aeroporti (la società che gestisce lo scalo di Firenze) e dei politici (il presidente regionale Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella, i sindaci della Piana fiorentina fino a Prato). L’intento era quello di confrontarsi sulla nuova ipotesi di pista più inclinata (quattro gradi) e più corta (2.200 metri anziché 2.400) rispetto a quella bocciata. Enac si è già espressa a favore di questa ipotesi. Il grande ambasciatore della pista inclinata è il presidente Giani, che sta cercando di convincere i sindaci di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi, e di Prato, Matteo Biffoni, sulla bontà della nuova ipotesi che avrebbe un impatto più basso sui territori.
La ricerca di consenso su una ipotesi apre la porta alla prossima presentazione del masterplan da parte di Toscana Aeroporti.