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07 ottobre 2022

Rigassificatore, resta il muro-contro-muro

Seconda riunione della conferenza di servizi: Giani preme per il rilascio della concessione, Ferrari s’appella al nuovo governo per lo stop.

Silvia Pieraccini

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La nave Golar Tundra acquistata da Snam per essere installata nel porto di Piombino

La nave Golar Tundra acquistata da Snam per essere installata nel porto di Piombino

Da una parte c’è il presidente della Regione, Eugenio Giani (Pd), convinto di poter rilasciare entro il 27 ottobre la concessione per ormeggiare nel porto di Piombino la nave rigassificatrice scelta dal Governo Draghi per sopperire alle forniture russe e comprata da Snam (la Golar Tundra, lunga quasi 300 metri e larga 40, con una capacità di stoccaggio di circa 170mila metri cubi di Gnl e una capacità di rigassificazione di cinque miliardi di metri cubi). Dall’altra c’è il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari (Fratelli d’Italia), che spera ancora di poter bloccare l’arrivo della nave appellandosi – come ha fatto oggi, 7 ottobre, al termine della seconda riunione della conferenza di servizi – al nuovo governo “amico”.

“Il futuro governo – ha detto il sindaco di Piombino – dovrebbe essere investito della decisione sul rigassificatore che è stata presa da quello precedente. Noi solleviamo questioni tecniche, non politiche, a cui Snam oggi non ha dato risposta: le nostre preoccupazioni – ha aggiunto precisando di parlare a nome della città – non sono per il colore della nave che arriverà in porto, ma per la sicurezza di chi in porto ci lavora, per quella dei milioni di turisti che salgono sui traghetti, per la salute pubblica”.

Domani (sabato) a Piombino è prevista un’assemblea pubblica con i comitati contrari al rigassificatore (se ne sono formati diversi, di varie aree) per fare il punto sulla situazione, mentre domenica 9 ottobre andrà in scena una nuotata dimostrativa a difesa del mare. Una nuova manifestazione di piazza per dire ‘no’ all’impianto è in programma il 20 ottobre a Piombino, prima del presidio previsto a Firenze il giorno successivo, quando si terrà la terza e ultima riunione della conferenza dei servizi (preceduta il 13 ottobre dal parere unico che sarà espresso a Roma da tutti gli enti statali coinvolti nel procedimento).

Due sono i nodi che restano da sciogliere. Il primo: dove sarà installato il rigassificatore dopo i tre anni di permanenza in porto promessi da Giani. La decisione è stata rimandata alla riunione del 21 ottobre, ha fatto sapere il governatore che nelle settimane scorse si è impegnato a non rilasciare alcuna concessione senza avere indicazione sulla sistemazione definitiva in mezzo al mare (davanti alla costa di Livorno esiste già dal 2013 il rigassificatore offshore Olt con una capacità di 3,75 miliardi di metri cubi). L’unico dato certo emerso ieri, che fa tirare un sospiro di sollievo al sindaco di Piombino, è che la nave non andrà nel golfo di Follonica.

Secondo nodo: quando sarà fatta, e cosa conterrà, l’intesa Stato-Regione con cui dovrebbero essere definite le compensazioni che Piombino avrà per ospitare la nave. Giani ha parlato della strada 398, delle bonifiche dell’acciaieria ex-Lucchini oggi Jsw, dello sviluppo delle energie rinnovabili, della riduzione della bolletta energetica. “Chiederemo il 50% di sconto per imprese e cittadini per tutto il tempo in cui la nave starà a Piombino”, si è spinto ad affermare il presidente della Regione. Il sindaco Ferrari ha subito ribattuto: “Non possiamo parlare di compensazioni per opere che sono già finanziate e addirittura già cantierizzate come il primo lotto della statale 398. Il secondo lotto è già finanziato dal Pnrr. Le compensazioni possono far fronte a problematiche di natura economica, ma non alla sicurezza e all’incolumità pubblica”.

Autore:

Silvia Pieraccini

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