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Territorio

27 giugno 2022

Con Pardini Lucca torna al centrodestra dopo 10 anni

L’ex presidente di Lucca Crea eletto sindaco col 51,03%. A Carrara Arrighi (centrosinistra) vince col 57,79%.

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Dopo i dieci anni di Alessandro Tambellini, Lucca torna ad avere un sindaco di centrodestra: Mario Pardini, l’imprenditore ex presidente di Lucca Crea, ha vinto al ballottaggio col 51,03% dei consensi contro lo sfidante del centrosinistra, Francesco Raspini. Con la vittoria di Pardini salgono a 7 su 10 i capoluoghi di provincia governati dal centrodestra nella ex “Toscana rossa”: Arezzo, Grosseto, Lucca, Massa Pisa, Pistoia, Siena. Il centrosinistra è invece vittorioso a Carrara: Serena Arrighi è stata eletta sindaca col 57,79% dei consensi al secondo turno contro Simone Caffaz.

Il neosindaco ha compattato i suoi elettori

La vittoria di Pardini a Lucca nel testa a testa contro il candidato sindaco del centrosinistra appare rilevante anche perché in controtendenza rispetto al trend nazionale di questa elezione, che ha visto il centrodestra sconfitto in tutti gli altri principali comuni in cui si votava: Verona, Parma, Catanzaro, Monza, Cuneo, Alessandria, Piacenza. Per colmare il gap registrato al primo turno (Raspini era avanti di circa 8 punti) sono stati d’aiuto sia gli apparentamenti con Elvio Cecchini e Fabio Barsanti – quest’ultimo sostenuto da Italexit, e contestato anche a livello nazionale per la sua passata militanza in Casapound – sia gli endorsement a titolo personale di Alberto Veronesi (terzo polo) e Andrea Colombini (Ancora Italia), per quanto non condivisi dai rispettivi partiti a sostegno.

L’affluenza a Lucca è stata bassa in assoluto (41,96%) e sensibilmente inferiore rispetto al primo turno (48,68%). “Voglio cercare di essere il sindaco di tutti”, ha affermato Pardini, dicendo di voler “riconciliare, ricucire” gli strappi di una città divisa in due nel voto. “Dove il centrodestra è unito, comprendendo anche il civismo, dove si sta a vicino ai cittadini e lontano dalla retorica e dalle strumentalizzazioni ideologiche si vince”, ha commentato il sindaco di Pisa Michele Conti.

A Carrara Arrighi più forte degli apparentamenti

Il centrosinistra riesce invece a riprendere Carrara dopo la parentesi del M5s con Francesco De Pasquale. In un quadro, anche qui, di bassa affluenza (41,31% contro il 51,72% del primo turno) Serena Arrighi è riuscita a mantenere la posizione di testa, incrementando da 11 a 15 i punti di vantaggio su Caffaz, candidato della Lega che contava sull’apparentamento con l’altro candidato del centrodestra Andrea Vannucci (17,11% al primo turno). Anche il deputato Cosimo Maria Ferri (15,10%), candidato per il terzo polo, aveva optato fra le polemiche (col Psi che si è defilato) per l’apparentamento con Caffaz.

“Da domani iniziamo a scrivere insieme un nuovo capitolo per Carrara”, ha commentato la neosindaca. “Arrighi è visione ed entusiasmo – ha dichiarato il presidente della Regione, Eugenio Giani – per la Carrara del futuro. Una visione progressista che renderà Carrara avanguardia di innovazione e sviluppo per tutta la Toscana”.

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