Il presidente di Confindustria Toscana e di Confindustria Firenze, Maurizio Bigazzi
Dopo il recupero del 2021 (+6,5% il Pil), la Toscana quest’anno rischia di veder azzerata la crescita economica a causa di una situazione internazionale molto complessa che sta avendo effetti pesanti sulle imprese: forniture mancanti, costi dei trasporti e dell’energia schizzati alle stelle, mancanza di personale, fino alla siccità che avrà impatto sulle aziende agroalimentari.
Inflazione terribile e allarme rosso
Per questo Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana e di Confindustria Firenze, lancia l’allarme dalle pagine del Sole 24 Ore Centro, il dorso dedicato alle economie del Centro Italia in edicola oggi, 8 luglio: “Siamo in recessione – afferma – e i problemi sono ben diversi dal passato, con un’inflazione terribile, che potrebbe peggiorare. Siamo all’allarme rosso e il rischio che ci preoccupa è il venire meno della coesione sociale”.
Il Patto per lo sviluppo va riscritto
Secondo Bigazzi, questa crisi così complessa si può risolvere solo con la coesione di tutti, istituzioni, categorie economiche e sindacati: “Abbiamo chiesto da tempo alla Regione una concertazione – spiega il presidente – Vogliamo confrontarci sulla programmazione dei fondi strutturali 2021-2027, sui fondi del Pnrr, sulle infrastrutture mancanti”. Le cose da discutere sono molte, secondo il presidente: c’è da riscrivere il Patto per lo sviluppo firmato nell’estate 2019 (e non solo da aggiornarlo, come chiedono i sindacati); c’è da varare il Piano regionale di sviluppo (Prs), atto fondamentale d’indirizzo della programmazione economica che di solito si fa all’inizio della legislatura, e che ancora non c’è.
Anticipare i bandi dei fondi strutturali europei
Sui fondi strutturali Bigazzi chiede alla Regione la pubblicazione dei bandi prima dell’approvazione europea del Programma operativo della Toscana, come era stato fatto nella precedente legislatura, così da sostenere gli investimenti delle aziende. Sulle infrastrutture il presidente si augura un accordo sulla nuova versione della pista dell’aeroporto di Firenze e il via libera ai lavori del passante ferroviario dell’Alta velocità (che invece sembrano slittare ancora). “La Toscana deve velocizzare i passaggi burocratici, snellire, semplificare le procedure autorizzative sugli impianti energetici e approvare il piano rifiuti per dare risposte non solo sui rifiuti urbani ma anche su quelli industriali”, ammonisce Bigazzi.
Silvia Pieraccini